sabato 25 marzo 2017

L' ANTIBIOTICO

Parliamo di antibiotici. Prima di avere figli, la nostra unica preoccupazione era che il medico non ci desse lo Zimox, perché con quei maledetti pastiglioni si rischiava il soffocamento ad ogni dose. Con l’arrivo dei pargoli lo scenario cambia inesorabilmente e ci ritroviamo a pensare che vorremmo prendere mille volte noi il pastiglione assassino piuttosto che esser costretti a dare una singola dose di sciroppino alla fragola al nostro amato erede. No, non per amore, non perché da genitori innamorati vorremmo prendere su di noi ogni sofferenza del piccolo, ma perché riuscire a farglielo bere è un incubo come mai avremmo pensato. Se siete genitori di un neonato di pochi mesi e pensate che sia difficile dargli dei medicinali, tremate pure. Ci rivediamo quando il vostro pupo avrà uno o due anni. Lì sì che i problemi si faranno seri. Io probabilmente sarò sfigata, ho letto di genitori che riescono a dare l’antibiotico mischiandolo con lo yogurt o con l’omogeneizzato di frutta, altri che hanno bambini temerari che si curano da soli sparandosi la siringa di antibiotico in bocca. Il mio no. Il mio, nonostante prenda ininterrottamente farmaci da 3 mesi, perché si sa, il primo anno di asilo “devono farsi gli anticorpi” (ma io penso che si stia facendo anticorpi che gli basteranno da qui a quando andrà all’università),  mi fa dannare ad ogni singola somministrazione. Gusto fragola, banana, tutti frutti, non gliene può fregar di meno. La bocca non la apre. Così ci ritroviamo in due, io e mio marito: lui si è specializzato in lotta greco romana e con una singola mossa riesce ormai a bloccare braccia e gambe del pargolo, mentre io con una sola mano gli blocco la testa e gli abbasso il mento. Con l’altra mano, badando bene di centrare l’obiettivo, gli sparo lo sciroppo in bocca. Mi raccomando cari genitori principianti, mai getto frontale, sempre orientato di lato verso la guancia perché se no potrebbe accadere la disgrazia: potrebbe sputarlo. No, il problema non è che poi non sapete quanto ne ha ingerito, che dovete ripulirlo e ricominciare. Il pericolo nascosto che i principianti ignorano è subdolo: la quantità di antibiotico contenuta in un flacone, se sei fortunato è appena sufficiente per terminare la cura. Perdine una sola goccia e sei fregato! Già facendo estrema attenzione,  ti ritrovi al penultimo giorno di cura a grattare i lati della bottiglietta, pregando che ti basti. Ma naturalmente non è così. Chi cacchio le studia le quantità degli sciroppi per bambini?! Comunque arrivi all’ultimo giorno, l’antibiotico come previsto non basta. Corri in farmacia mendicando perché ti diano un nuovo flacone anche senza ricetta, perché ovviamente l’antibiotico finisce sempre di sabato o domenica quando il pediatra non c’è, è una regola universale! Il farmacista ti guarda con sorrisetto sornione, ha riconosciuto lo sguardo della disperazione già visto in decine di altre madri. Poi, candido, ti dice che non importa, l’ultima dose puoi anche non dargliela e non succede niente. Così è tutto finito, ti senti sollevata, ma solo per un nano secondo. Poi ti ricordi che è domenica sera, domani lo rimanderai al nido e tempo 3 giorni e ricomincerai tutto da capo. TUTTO DA CAPO…

L' ANTIBIOTICO Parliamo di antibiotici. Prima di avere figli, la nostra unica preoccupazione era che il medico non ci desse lo Zimox, ...